La pazienza ha un figlio tenero
Oggi mi sento un po' meglio. Ma ci pensi a quanto corriamo, quanto ci preoccupiamo per cose che forse non esisteranno mai? Alla fine sei sicura o sicuro che non puoi goderti la vita anche adesso? La pazienza ha un figlio umile, o tenero. Papa Francesco esaltava la tenerezza, e noi verso noi stessi dovremmo essere così, un frutto buono, senza minacce, senza preoccupazioni. Lo so, la rabbia, le insoddisfazioni sono così contagiose che crediamo che il non avere nulla, o essere aggrappati a quell'idea, sconfigga l'idea di avere tutto. Siamo cosí attaccati alle nostre paure (nemiche) che pensiamo che pensarci sempre ci dia una forma di autonomia. Padri, madri, la nostra coscienza è un subbuglio, proprio perché abbiamo incarnato quel dolore, che, pensandoci bene, appartiene ad un' altra epoca. Siamo portatori di infelicità perché non riconosciamo dentro di noi il potere curativo della mente, la pace, il dissenso, la vitalità, la creatività, l'armonia, il desid...